Libro di: G. Antonio Stella
Editore: Rizzoli
Anno: 2007
Trama: “A me sembra più bella di tutte”. Con queste parole sincere, Giusto Babich saluta l’arrivo della piccola nipotina. Giusto, o meglio Primo - lo chiamano tutti così fin da piccolo per la somiglianza con il più famoso Carnera - ha le spalle larghe, le mani enormi e un passato non facile che ormai ritiene archiviato, ma non si aspetta che la tanto attesa nipotina abbia una malformazione cardiaca associata ad “un cromosoma di troppo”. La madre Valentina non riuscirà ad accettarla, il padre Nevio, un “debole”, scomparirà per lungo tempo, salvo tornare nel momento più inopportuno a battere cassa. Tocca quindi al nonno e sua moglie Nora accogliere, accudire, amare, difendere, farsi cambiare la vita da Letizia. Cresciuta tra storie di pugili che diventano favole e strane ninna nanne, la piccola si fa largo nella vita con un sorriso disarmante. A dispetto del giudizio degli altri, lei è felice.
Consigliato: A chi ritiene che l’essere diversamente abili sia un tema che riguarda gli altri e a chi ancora ne ha paura.
Il nostro parere: Una storia sempre attuale, anche oggi che abbiamo imparato a dire “down” invece di “mongolina” o “disabile” invece di “handicappato”. Una storia efficace per raccontare un incontro inatteso con una differenza (con chi è diversamente abile), di fronte alla quale non ci si può nascondere. Una storia toccante, che svela come la capacità di amare e di reinventarsi diventi il discrimine tra un’esistenza umanamente più ricca e un’autocondanna all’infelicità.