Il regolamento del cortile
A cura di: | équipe cortili 2002 |
Data | 2003-06-27 |
Descrizione | Una giornata divertente che permette tramite esperienze diverse di capire il significato e l'utilità delle regole del cortile. |
Progetto
Obiettivi dell'attività
riconoscere l'importanza e il rispetto delle regole per stare bene insieme e potersi divertire.
La giornata vale...
...a livello cognitivo, perché...
...permette la comprensione di ogni singola regola del cortile;
...a livello affettivo, perché...
...fa sperimentare le conseguenze nel gioco del non rispetto delle regole.;
...a livello di socializzazione, perché...
....;
Analisi
Destinatari dell'intervento educativo | |||||||||||||
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Numero | Da 10 a 30 ragazzi. | ||||||||||||
Età |
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Livello di esperienza del gruppo |
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Metodo
Durata | 1 ora e mezza | |
Animatori richiesti | 3 |
Materiale necessario:
- tappi a corona
- cartellone regolamento
- occorrente per svuotacampo
- 2 casacche
- bandiera
Svolgimento:
Gli animatori presentano la giornata sul regolamento mostrando un cartellone su cui sono scritte le regole, alcune visibili altre coperte.
- In cortile si gioca nei giorni... dalle ore....
- Per giocare in allegria sono inutili bestemmie, violenza, volgarità e parolacce.
- Si gioca ai giochi proposti dopo aver ascoltato la spiegazione.
- L'arbitro c'è per far svolgere bene il gioco e far divertire.
- Il materiale si prende solo per i giochi e si ripone con cura.
- il cortile si costruisce insieme non solo giocando.
Le regole coperte sono le seguenti: 2, 3, 5,6
Presentate le regole visibili, si dividono i ragazzi in due squadre e si chiede ad ogni squadra di scrivere su un cartellone le parole che giocando usano per sfogarsi. (Può capitare che scrivano volgarità e parolacce, l'importante è che si attengano al mandato e non scrivano tutte le parolacce che conoscono ma solo quelle che usano mentre giocano). Eseguito questo mandato, si nominano due ragazzi che durante il gioco (Bandiera araba) rimarranno fuori campo a contare quante volte i loro compagni di squadra diranno parole presenti nell'elenco.
Finita la partita si verificherà se è stata detta qualcuna di quelle parole. Si possono presentare due possibilità:
- Non è stata detta nessuna parola scritta sull'elenco. Si pone una domanda: non averle dette ha reso meno divertente il gioco?
- Sono state dette alcune parole dell'elenco. Si pone un'altra domanda: aver detto queste parole vi ha fatto divertire di più? E' cambiato niente nel gioco?
L'idea da comunicare è che per divertirsi insieme sono inutili queste parole e per questo in cortile abbiamo scelto di non dirle. A questo punto si scopre la seconda regola.
Si realizzano nel campo tre mucchietti di tappi a corona, si dividono entrambe le squadre in tre sottogruppi ognuno dei quali si andrà a collocare nei pressi di un mucchietto. L'arbitro, uno per gruppo, prima del fischio dirà solo le seguenti parole: "qui si gioca a" (senza dire il nome del gioco ne spigare le regole). I ragazzi dovranno cominciare a giocare e ad ogni loro mossa l'arbitro fischirà fallo; il gioco andrà avanti per 5 minuti sempre in questo modo, quindi, fischiata la fine del gioco ci si raduna tutti in cerchio per discutere di quello che è successo.
L'animatore chiederà ai ragazzi come è andato il gioco, se si sono divertiti e quale è stato il problema. Senza aggiungere altro sulle risposte ascoltate, riferisce che in quei giorni gli animatori hanno scritto una lettera ad un loro amico per raccontargli del cortile e la leggerà. (In questa lettera è scritta la situazione del cortile e in particolare si calcherà la mano sul fatto che i ragazzi non ascoltano la spiegazione dei giochi per cui si perde molto tempo prima di giocare e si gioca male.)
Dopo aver scoperto la regola 3, si ritorna a giocare nei gruppetti di prima e gli arbitri spigherannno i giochi normalmente.
Si procede quindi alla spiegazione dell'ultimo gioco: svuotacampo. Dopo aver giocato ci si ferma di nuovo, si scopre la regola numero 5 e si sottolinea l'importanza del rispetto del materiale e del suo corretto utilizzo.
Detto questo si scopre l'ultima regola e a partire da questa si chiede ai ragazzi di partecipare alla costruzione del cortile formulando insieme un'altra regola che loro ritengono importante per la riuscita dell'esperienza.
Dice il saggio: essendo la giornata molto ricca di momenti può essere divisa in due giornate distinte permettendo così ai ragazzi di giocare di più
Gioco | Nome proposto nella giornata | Fonte | |
1 | Bandiera araba | Bandiera araba | - |
2 | gioco a scelta | --- | - |
3 | Svuota campo | Svuota campo | - |