VANGELO
Dal Vangelo secondo Giovanni 14,1-12
In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli: «Se mi amate, osserverete i miei comandamenti; e io pregherò il Padre ed egli vi darà un altro Paràclito perché rimanga con voi per sempre, lo Spirito della verità, che il mondo non può ricevere perché non lo vede e non lo conosce. Voi lo conoscete perché egli rimane presso di voi e sarà in voi. Non vi lascerò orfani: verrò da voi. Ancora un poco e il mondo non mi vedrà più; voi invece mi vedrete, perché io vivo e voi vivrete. In quel giorno voi saprete che io sono nel Padre mio e voi in me e io in voi. Chi accoglie i miei comandamenti e li osserva, questi è colui che mi ama. Chi ama me sarà amato dal Padre mio e anch’io lo amerò e mi manifesterò a lui».
Commento
L’affermazione di partenza è che Gesù è una sola cosa con suo Padre. Aveva già detto che abita in lui e lui nel Padre e questo avviene perché egli ama totalmente Gesù e lui lo ricambia allo stesso modo. Gesù qui aggiunge che abita nei discepoli e loro in lui. Quindi, il modello del rapporto tra il Padre e Gesù si trasferisce nel rapporto tra Gesù e i discepoli. Una cosa inaudita, che neanche la fantasia più sfrenata poteva immaginare, diventa dono reale a disposizione di tutti coloro che amano non a parole, ma nella verità e cioè vivendo i comandamenti di Gesù, che nel vangelo di Giovanni sono solo due: credere in lui e amare i fratelli come lui li ha amati, fino a dare la vita… È proprio vero? Gesù dà due segni a dimostrazione.
Il primo: insieme al Padre manderà lo Spirito che continuerà la sua opera di Paràclito (ad-vocatus = chiamato vicino), cioè di difensore permanente, quella che Gesù ha esercitato in forma visibile dalla nascita alla morte; i discepoli faranno questa esperienza spirituale e 'fisica' nello stesso tempo.
Il secondo: Gesù non abbandonerà i suoi amici, sarà sempre con loro, visibile realmente solo agli occhi della fede di chi, ricevuto l’amore del Padre e del Figlio, lo ricambia e diventa capace di vedere e comprendere il mondo di Dio e gli avvenimenti della storia attraverso Gesù e di riconoscere la sua presenza salvifica (questo significa che Gesù si manifesterà a lui).
Tutto questo è nascosto agli occhi di chi non vuol credere (il mondo, in questo brano, non sono gli uomini in generale, ma quelle persone che consapevolmente hanno nel cuore ciò che li oppone a Dio), ma rimane poco comprensibile anche a chi dice di credere, pure abbastanza sinceramente, ma non è giunto ad amare come ha insegnato Gesù (la maggior parte dei cristiani? E noi?).
Spunti per la meditazione e la preghiera personale
- Promesse incredibili ma dimostratesi vere negli apostoli. Sono tali anche per noi e si realizzano nella misura in cui camminiamo con Gesù e come lui. I santi l'hanno fatto, lo fanno e diventano segno della presenza attiva e salvifica di Gesù e dello Spirito.
- Il 'mondo' non vede, non conosce e non può ricevere lo Spirito della vita. E noi vediamo che corre verso la morte. Il Signore è morto per salvare tutti. Ha voluto avere bisogno di collaboratori, cioè di noi.
- Basta amare, come lui. Siamo tutti in cammino su questa strada. Non è una meta raggiunta una volta per tutte, è una vita da spendere giorno per giorno, fino alla fine. Non siamo soli e non abbiamo soltanto le nostre forze.
- Essere la casa della Trinità. Solo l'amore di Dio poteva inventarlo e solo il nostro amore per lui e per i fratelli può realizzarlo. Abbiamo avuto tempo e ne abbiamo ancora; non sprechiamolo in cose inutili.